Ma è così che la ricordo oggi

Non era così che ricordavo Stromboli allora, ma è così che la ricordo oggi: sabbie nere, avamposti da fine dell’orbe, spazi immensi e vicoli stretti, vernici bianche e sbavature, dettagli fuori posto e per chi li può cogliere, incontri fortuiti, discese, Ingrid Bergman. E dietro questa porta, lo vedi?, c’è il vulcano in eruzione, fuoco laterale di stupori, e un ritorno in barca nel mare agitato delle nove di sera, dieci respiri sincronizzati e muti, rara comunanza di futuro prossimo: io sono ancora lì, in piedi, l’orizzonte dal fondo della barca è un puntino, e l’acqua salata sulle gambe non fa in tempo ad asciugarsi.

[Is tropical – Calling out]

Un poco ti butti all’indietro e un poco ti butti in avanti

Stamattina mi sono svegliato pensando che alla fine la vita è sempre la stessa storia, un poco ti butti all’indietro e ti metti a pensare al passato, e un poco ti butti in avanti e ti metti a fare progetti per il futuro, e in mezzo ci sei tu che butta di qua e butta di là devi solo cercare di surfare sull’onda più anomala. Poi sono inciampato in questa foto e mi sono chiesto: chissà a cosa stanno pensando queste due palme, chissà se stanno facendo piani o pianti, chissà se sono buttate in avanti o all’indietro.

[Röyksopp – Oblique Thrills (Lost tapes)]

Per di qua si arriva fino a Marsiglia

Che potevo fare? La giornata era lunga, ma il pomeriggio ancor di più. Allora uscivo, e camminavo con le punte sui bordi della statale deserta, chilometri e chilometri uscita lato destro: il grano (o era frumento?) alle ginocchia, il sole, il vento e tutte quelle cose-là, e intanto alzavo gli occhi e sognavo di avere una carrucola per scivolare sui fili elettrici, veloce e senza freni: di sicuro per di qua si arriva fino a Marsiglia, pensavo.

[Ladytron – Tower of glass]